Marilyn Monroe, rimossa la statua per sessismo e pudore

Bye Bye Marilyn Monroe. Statua rimossa perché sessista

Se uno pensa a Marilyn Monroe pensa a quella posa lì. E non importa se si è visto o non si è visto il film. La conoscono tutti e, anzi, molti non sanno neanche che derivi dalla pellicola “Quando la moglie è in vacanza” di Billy Wilder del 1955. La scena del film, infatti, è diventata icona. È diventata un tutt’uno con il suo ritratto. Marylin passeggia sul marciapiede di Manhattan quando, attraversando una griglia di ventilazione della metropolitana, deve tenersi la gonna perché una folata di vento gliela solleva facendole scoprire le gambe.

Marilyn Monroe, una statua divisiva

Scolpita da Seward Johnson, la statua di grandi dimensioni – oltre 8 metri – non trova casa.
Negli anni ha girato per diverse città degli Stati Uniti. Dal 2021 sembrava aver trovato una collocazione definitiva, davanti al museo d’arte di Palm Springs , ma, da allora – nonostante sia una delle attrazioni più fotografate – non trova pace.

Le critiche e la rimozione

Forever Marilyn’ così è il nome dell’opera, è accusata dai residenti di essere di cattivo gusto, sessista, misogina. Offende il pudore. In questi anni è stata lanciata una petizione al grido di “Stop the misogynist” e #MeTooMarilyn.
Un’azione legale contro l’amministrazione ne ha chiesto la rimozione e, adesso, rafforzata dal fatto che sarebbe di intralcio per la viabilità stradale Marylin verrà rimossa definitivamente.
Il direttore del museo Louis Grachos, nel 2021, all’arrivo della statua commentò: “Trovo che sia estremamente offensiva. Se penso che i nostri ragazzi uscendo dal museo come prima cosa si debbano trovare davanti alla biancheria intima di questa scultura enorme di Marilyn”.

L’oggettivizzazione che non fa scandalo

Tra le reazioni della rete, molti commenti fanno notare che sembra assurdo considerare la statua di Marylin Monroe come un’oggettivizzazione del corpo delle donne, quando in ogni ambito si vede ben di peggio senza creare scandalo. E c’è chi cita il recente spettacolo inaugurale delle olimpiadi 2024: “Quello sì che era volgare e un inno alla mercificazione dei corpi”.

Altre statue che hanno fatto discutere

In casa nostra, simili reazioni aveva provocato la nuova statua della spigolatrice di Sapri. Accuse di sessismo allo scultore arrivarono al momento dell’inaugurazione. Quegli scolpiti glutei erano troppo scolpiti per ricordare una contadina. Nei commenti si leggeva che sembravano più i muscoli di una maestra di zumba.
Di diversa matrice fu la rimozione delle “Statue di Colombo”, sempre negli USA. Rimozione voluta dai movimenti della “cancel culture” che accesero le polemiche e le piazze – in tutti i sensi – con violente manifestazioni. Le statue di Colombo furono accusate di incarnare non il simbolo della scoperta dell’America ma di quello che ne conseguì dopo: la conquista dell’America. Cristoforo Colombo viene così ritenuto il responsabile “indiretto” dei genocidi che si sono susseguiti dopo il 1492.

Marilyn Monroe. Nuova collocazione?

L’amministrazione comunale, che ha sempre difeso la posizione della statua, non vuole rinunciare, però, a Marylin. Una statua turisticamente di successo che fu acquistata per un milione di dollari dal proprietario di un resort della città di Palm Springs.
Marylin Monroe, quindi, potrebbe essere nascosta tra gli alberi di un parco cittadino. Lontana dai passanti che non la gradiscono ma comunque rintracciabile da quanti vorranno scattarsi un selfie in compagnia della diva intramontabile di Hollywood.


Lontana dal cemento, la sua gonna continuerà ad essere mossa dal venticello… il venticello che agita le fronde degli alberi e il fiore immortale del cinema chiamato Marylin.

Marilyn Monroe

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Altre statue che hanno fatto discutere

In casa nostra, simili reazioni aveva provocato la nuova statua della spigolatrice di Sapri. Accuse di sessismo allo scultore arrivarono al momento dell’inaugurazione. Quegli scolpiti glutei erano troppo scolpiti per ricordare una contadina. Nei commenti si leggeva che sembravano più i muscoli di una maestra di zumba.
Di diversa matrice fu la rimozione delle “Statue di Colombo”, sempre negli USA. Rimozione voluta dai movimenti della “cancel culture” che accesero le polemiche e le piazze – in tutti i sensi – con violente manifestazioni. Le statue di Colombo furono accusate di incarnare non il simbolo della scoperta dell’America ma di quello che ne conseguì dopo: la conquista dell’America. Cristoforo Colombo viene così ritenuto il responsabile “indiretto” dei genocidi che si sono susseguiti dopo il 1492.

Marilyn Monroe. Nuova collocazione?

L’amministrazione comunale, che ha sempre difeso la posizione della statua, non vuole rinunciare, però, a Marylin. Una statua turisticamente di successo che fu acquistata per un milione di dollari dal proprietario di un resort della città di Palm Springs.
Marylin Monroe, quindi, potrebbe essere nascosta tra gli alberi di un parco cittadino. Lontana dai passanti che non la gradiscono ma comunque rintracciabile da quanti vorranno scattarsi un selfie in compagnia della diva intramontabile di Hollywood.


Lontana dal cemento, la sua gonna continuerà ad essere mossa dal venticello… il venticello che agita le fronde degli alberi e il fiore immortale del cinema chiamato Marylin.

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