In giro per la città del Festival di Sanremo, sei luoghi imperdibili per rifarsi gli occhi tra dipinti e sculture
Sanremo, città dei fiori. Sanremo, città del ciclismo con la sua intramontabile Milano-Sanremo. Sanremo, città della musica con il Festival della canzone italiana famoso in tutto il mondo. Ma Sanremo è anche città d’arte? Certamente sì! Con la sua storia millenaria, le sue pietre celano scrigni di bellezza tra chiese e palazzi. Se siete tra le sue vie in cerca di un incontro ravvicinato con il cantante dei sogni e magari ne restate delusi, non rattristatevi: perché non consolarsi con altra arte? Quella che nei secoli ha saputo ispirare uomini e donne di tutti i tempi (e anche i cantanti!). Ecco soltanto alcune delle mete da non perdere.
1. Sanremo: la cattedrale di san Siro
Amanti del romanico-gotico, imperdibile è la cattedrale di san Siro risalente al XII secolo. Nella storia l’edificio subì gravi danni: prima le bombe della guerra del 1745 che fecero crollare la facciata e parte del tetto. Poi, la rivolta del 1753 dei sanremesi contro la Repubblica di Genova che distrusse il campanile. La cattedrale di san Siro, però, risorse in stile barocco come ben testimonia oggi il campanile. L’aspetto esterno, invece, grazie a importanti lavori di restauro del ‘900 che ne hanno smantellato gli aggiustamenti barocchi, presenta il suo aspetto originario, in sintonia con gli interni che ancora conservano parti medievali. “Oggi la facies di San Siro è quella di metà del XIII, opera dei Magistri antelami genovesi“, racconta a Fattore Arte Giuseppe Longo di LiguriaArtdoor.

2. Sanremo: santuario della Madonna della Costa
Gioiello del barocco è il Santuario vista mare della Madonna della Costa. Fu costruito a partire da una cappella di proprietà della famiglia locale Fabiani, datata 1474. È un edificio tappa fondamentale sia per i quadri che per le sculture. Al suo interno, infatti, si possono ammirare capolavori come “La visitazione” di Bartolomeo Guidobono, “La Decollazione del Battista” di Giulio Cesare Procaccini e “La Visione di San Giacinto” di Domenico Fiasella.
Mentre per quanto riguarda le statue, il santuario cela le preziose sculture lignee di Anton Maria Maragliano. “Il gruppo ligneo del Maragliano sopra l’altare maggiore è composto dai santi Anna, Gioacchino e Giuseppe intenti a sorreggere il quadro più importante di tutta la chiesa: la Madonna col Bambino. È un’opera risalente all’ultimo quarto del XIV secolo, realizzata da un seguace di Barnaba da Modena. Si tratta di una delle sole tre tavole trecentesche dell’estremo Ponente“, racconta ancora Longo.



3. Sanremo: palazzo Borea d’Olmo
Sempre trionfo del barocco ma declinato nell’architettura civile, è il Palazzo Borea d’Olmo. È uno degli edifici barocchi più importanti del ponente ligure e il suo fascino è ancora più rimarcato perché le sue sale hanno ospitato molte teste coronate, come la regina Elisabetta di Spagna, il re Carlo Emanuele III, il principe Filippo di Edimburgo; e molti uomini illustri, come il pittore Jean Honoré Fragonard e papa Pio VII.
Si trova a due passi dal Teatro Ariston e come un palazzo nobiliare ligure che si rispetti delimita un lato del vicolo e non si impone con una grossa piazza ai suoi spettatori. Quindi per vederlo o già lo si conosce, oppure si è di quei bravi turisti che con curiosità tengono lo sguardo in alto mentre passeggiano. Da soffermarsi ad ammirare le facciate sud e ovest che riportano due bellissimi portali in marmo – con i portoni originali in legno, foderati in ferro a lamine borchiate – sormontati dalle statue marmoree della “Vergine con il Bambino” (prospetto) e del “S. Giovanni Battista” (lato via Cavour). Sono opere dell’artista fiorentino Fra Giovanni da Montorsoli (1507-1563), allievo prediletto e aiutante di Michelangelo. Montorsoli fu uno degli scultori della scuderia Doria, a Genova si possono ammirare ad esempio le sue opere a Palazzo del Principe e la tomba di Andrea Doria nella meravigliosa chiesa di San Matteo. Ovviamente, si rimarrà incantati anche dall’atrio monumentale di puro stile genovese, con colonne e balaustre in marmo, la scalinata e il gioco di volte.



4. Sanremo: chiesa di Santo Stefano
Ancora il fascino barocco si ritrova in pieno centro con la chiesa – di origini medievali – dedicata al primo martire cristiano della storia, Santo Stefano. Di proprietà dei Gesuiti al suo interno ospita tra i tanti capolavori due pale d’altare significative: “La Sacra Famiglia” di Nicolas Mignard e “San Francesco Saverio” di Domenico Piola.

5. Sanremo: chiesa ortodossa di Cristo Salvatore
A due passi dal Casinò, si è rapiti da atmosfere russe con la Chiesa ortodossa di Cristo salvatore, costruita dalla nobiltà russa che nel ‘900 consacrò Sanremo come meta delle proprie vacanze. Oltre al fascino dell’architettura della facciata, c’è da notare nel cortile della chiesa i due busti raffiguranti i regnanti di allora: re d’Italia Vittorio Emanuele III e sua moglie, la regina Elena del Montenegro, la quale prima del matrimonio era di fede ortodossa. Sono due bronzi discreti – per essere di reali – ma significativi.




6. Sanremo: pinacoteca Rambaldi
A conferma del grande prestigio culturale della città di Sanremo, la cittadina vanta una ricca pinacoteca. Si tratta della Pinacoteca Rambaldi. Istituita nel 1865, conserva un centinaio di opere pittoriche tra il XV e il XIX secolo. Da non perdere la “Madonna con il Bambino” attribuita a Lorenzo di Credi (Bottega del Verrocchio), la “Sacra Famiglia” di Fra Bartolomeo della Porta e le “Tentazioni di Sant’Antonio” di Salvator Rosa.

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In giro per la città del Festival di Sanremo, sei luoghi imperdibili per rifarsi gli occhi tra dipinti e sculture
Sanremo, città dei fiori. Sanremo, città del ciclismo con la sua intramontabile Milano-Sanremo. Sanremo, città della musica con il Festival della canzone italiana famoso in tutto il mondo. Ma Sanremo è anche città d’arte? Certamente sì! Con la sua storia millenaria, le sue pietre celano scrigni di bellezza tra chiese e palazzi. Se siete tra le sue vie in cerca di un incontro ravvicinato con il cantante dei sogni e magari ne restate delusi, non rattristatevi: perché non consolarsi con altra arte? Quella che nei secoli ha saputo ispirare uomini e donne di tutti i tempi (e anche i cantanti!). Ecco soltanto alcune delle mete da non perdere.
1. Sanremo: la cattedrale di san Siro
Amanti del romanico-gotico, imperdibile è la cattedrale di san Siro risalente al XII secolo. Nella storia l’edificio subì gravi danni: prima le bombe della guerra del 1745 che fecero crollare la facciata e parte del tetto. Poi, la rivolta del 1753 dei sanremesi contro la Repubblica di Genova che distrusse il campanile. La cattedrale di san Siro, però, risorse in stile barocco come ben testimonia oggi il campanile. L’aspetto esterno, invece, grazie a importanti lavori di restauro del ‘900 che ne hanno smantellato gli aggiustamenti barocchi, presenta il suo aspetto originario, in sintonia con gli interni che ancora conservano parti medievali. “Oggi la facies di San Siro è quella di metà del XIII, opera dei Magistri antelami genovesi“, racconta a Fattore Arte Giuseppe Longo di LiguriaArtdoor.

2. Sanremo: santuario della Madonna della Costa
Gioiello del barocco è il Santuario vista mare della Madonna della Costa. Fu costruito a partire da una cappella di proprietà della famiglia locale Fabiani, datata 1474. È un edificio tappa fondamentale sia per i quadri che per le sculture. Al suo interno, infatti, si possono ammirare capolavori come “La visitazione” di Bartolomeo Guidobono, “La Decollazione del Battista” di Giulio Cesare Procaccini e “La Visione di San Giacinto” di Domenico Fiasella.
Mentre per quanto riguarda le statue, il santuario cela le preziose sculture lignee di Anton Maria Maragliano. “Il gruppo ligneo del Maragliano sopra l’altare maggiore è composto dai santi Anna, Gioacchino e Giuseppe intenti a sorreggere il quadro più importante di tutta la chiesa: la Madonna col Bambino. È un’opera risalente all’ultimo quarto del XIV secolo, realizzata da un seguace di Barnaba da Modena. Si tratta di una delle sole tre tavole trecentesche dell’estremo Ponente“, racconta ancora Longo.



3. Sanremo: palazzo Borea d’Olmo
Sempre trionfo del barocco ma declinato nell’architettura civile, è il Palazzo Borea d’Olmo. È uno degli edifici barocchi più importanti del ponente ligure e il suo fascino è ancora più rimarcato perché le sue sale hanno ospitato molte teste coronate, come la regina Elisabetta di Spagna, il re Carlo Emanuele III, il principe Filippo di Edimburgo; e molti uomini illustri, come il pittore Jean Honoré Fragonard e papa Pio VII.
Si trova a due passi dal Teatro Ariston e come un palazzo nobiliare ligure che si rispetti delimita un lato del vicolo e non si impone con una grossa piazza ai suoi spettatori. Quindi per vederlo o già lo si conosce, oppure si è di quei bravi turisti che con curiosità tengono lo sguardo in alto mentre passeggiano. Da soffermarsi ad ammirare le facciate sud e ovest che riportano due bellissimi portali in marmo – con i portoni originali in legno, foderati in ferro a lamine borchiate – sormontati dalle statue marmoree della “Vergine con il Bambino” (prospetto) e del “S. Giovanni Battista” (lato via Cavour). Sono opere dell’artista fiorentino Fra Giovanni da Montorsoli (1507-1563), allievo prediletto e aiutante di Michelangelo. Montorsoli fu uno degli scultori della scuderia Doria, a Genova si possono ammirare ad esempio le sue opere a Palazzo del Principe e la tomba di Andrea Doria nella meravigliosa chiesa di San Matteo. Ovviamente, si rimarrà incantati anche dall’atrio monumentale di puro stile genovese, con colonne e balaustre in marmo, la scalinata e il gioco di volte.



4. Sanremo: chiesa di Santo Stefano
Ancora il fascino barocco si ritrova in pieno centro con la chiesa – di origini medievali – dedicata al primo martire cristiano della storia, Santo Stefano. Di proprietà dei Gesuiti al suo interno ospita tra i tanti capolavori due pale d’altare significative: “La Sacra Famiglia” di Nicolas Mignard e “San Francesco Saverio” di Domenico Piola.

5. Sanremo: chiesa ortodossa di Cristo Salvatore
A due passi dal Casinò, si è rapiti da atmosfere russe con la Chiesa ortodossa di Cristo salvatore, costruita dalla nobiltà russa che nel ‘900 consacrò Sanremo come meta delle proprie vacanze. Oltre al fascino dell’architettura della facciata, c’è da notare nel cortile della chiesa i due busti raffiguranti i regnanti di allora: re d’Italia Vittorio Emanuele III e sua moglie, la regina Elena del Montenegro, la quale prima del matrimonio era di fede ortodossa. Sono due bronzi discreti – per essere di reali – ma significativi.




6. Sanremo: pinacoteca Rambaldi
A conferma del grande prestigio culturale della città di Sanremo, la cittadina vanta una ricca pinacoteca. Si tratta della Pinacoteca Rambaldi. Istituita nel 1865, conserva un centinaio di opere pittoriche tra il XV e il XIX secolo. Da non perdere la “Madonna con il Bambino” attribuita a Lorenzo di Credi (Bottega del Verrocchio), la “Sacra Famiglia” di Fra Bartolomeo della Porta e le “Tentazioni di Sant’Antonio” di Salvator Rosa.
