Un delfino a Londra. Tra le acque del Tamigi, è stato avvistato prima in prossimità di Hammersmith Bridge e poi di Putney Bridge un piccolo cetaceo. Dal video si può capire che appartiene alla specie Delfino comune (Delphinus delphis). Un delfino che, a dispetto del nome, non è comune ovunque, ad esempio, in Mediterraneo, è una specie piuttosto rara.
Delfino a Londra: il video
Delfino a Londra. Brutto segnale
I bambini lo hanno soprannominato “Jo jo” ma gli esperti inglesi dicono “red flag”, bandiera rossa, perché considerando che siamo a più di 50 km dalla foce, non è affatto un buon segno che Jo Jo se ne stia all’ombra del Big Ben.
In effetti, il delfino appare un po’ disorientato e letargico. “Non dovrebbe essere così lontano dall’estuario e né da solo” ha fatto sapere Steve Ormerod, professore di ecologia all’Università di Cardiff. Che ci siano delfini all’imboccatura del Tamigi, tra il fiume e il Mare del Nord non è strano, anzi è comprensibile. Ma che gli animali si spingano così tanto nell’entroterra, nuotando in acqua dolce, non è affatto normale e potrebbe essere per loro pericoloso.
Perché risalgono il fiume?
Il Tamigi negli ultimi anni ha migliorato le sue acque e sono aumentati i pesci. I delfini potrebbero aver seguito delle prede. Ma il troppo inquinamento acustico e anche le anse tipiche del corso d’acqua potrebbero costituire un fattore di disturbo per i delfini abituati a orientarsi e cacciare con il loro sistema di biosonar (ecolocalizzazione).
Delfino a Londra. È già successo
Non è la prima volta che succede. Quest’anno è già la quarta volta che dei delfini risalgono il fiume spingendosi fino a Londra. E, a dimostrazione del fatto che i pericoli paventati non sono irreali, molti di loro non ce l’hanno fatta a sopravvivere.
Il British Divers Marine Life Rescue (BDMLR) si sta occupando di tenere sotto controllo “Jo jo” chiedendo ai cittadini di informarlo in caso di avvistamento. In questi giorni non si sta più vedendo e la speranza è che sia tornato in mare sebbene nessuno possa escludere lo scenario peggiore.
Identikit del delfino comune
Centotrenta chili per due metri e mezzo, il delfino comune si riconosce per la sua livrea inconfondibile. Sui fianchi, una linea scura disegna “una clessidra”, che verso il muso ha colore giallo senape e verso la coda grigio chiaro.
Può spingersi fino a 300 metri di profondità e le sue apnee medie sono generalmente di una decina di minuti. È molto slanciato e ha un rostro (la parte appuntita del muso) molto allungato e sottile. Può raggiungere 65 km/h. È diffuso nell’Oceano Atlantico mentre in Mediterraneo gruppi più numerosi sono in Grecia e a Gibilterra.
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Delfino a Londra: il video
Delfino a Londra. Brutto segnale
I bambini lo hanno soprannominato “Jo jo” ma gli esperti inglesi dicono “red flag”, bandiera rossa, perché considerando che siamo a più di 50 km dalla foce, non è affatto un buon segno che Jo Jo se ne stia all’ombra del Big Ben.
In effetti, il delfino appare un po’ disorientato e letargico. “Non dovrebbe essere così lontano dall’estuario e né da solo” ha fatto sapere Steve Ormerod, professore di ecologia all’Università di Cardiff. Che ci siano delfini all’imboccatura del Tamigi, tra il fiume e il Mare del Nord non è strano, anzi è comprensibile. Ma che gli animali si spingano così tanto nell’entroterra, nuotando in acqua dolce, non è affatto normale e potrebbe essere per loro pericoloso.
Perché risalgono il fiume?
Il Tamigi negli ultimi anni ha migliorato le sue acque e sono aumentati i pesci. I delfini potrebbero aver seguito delle prede. Ma il troppo inquinamento acustico e anche le anse tipiche del corso d’acqua potrebbero costituire un fattore di disturbo per i delfini abituati a orientarsi e cacciare con il loro sistema di biosonar (ecolocalizzazione).
Delfino a Londra. È già successo
Non è la prima volta che succede. Quest’anno è già la quarta volta che dei delfini risalgono il fiume spingendosi fino a Londra. E, a dimostrazione del fatto che i pericoli paventati non sono irreali, molti di loro non ce l’hanno fatta a sopravvivere.
Il British Divers Marine Life Rescue (BDMLR) si sta occupando di tenere sotto controllo “Jo jo” chiedendo ai cittadini di informarlo in caso di avvistamento. In questi giorni non si sta più vedendo e la speranza è che sia tornato in mare sebbene nessuno possa escludere lo scenario peggiore.
Identikit del delfino comune
Centotrenta chili per due metri e mezzo, il delfino comune si riconosce per la sua livrea inconfondibile. Sui fianchi, una linea scura disegna “una clessidra”, che verso il muso ha colore giallo senape e verso la coda grigio chiaro.
Può spingersi fino a 300 metri di profondità e le sue apnee medie sono generalmente di una decina di minuti. È molto slanciato e ha un rostro (la parte appuntita del muso) molto allungato e sottile. Può raggiungere 65 km/h. È diffuso nell’Oceano Atlantico mentre in Mediterraneo gruppi più numerosi sono in Grecia e a Gibilterra.